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"Semiramide" di Gioacchino Rossini al San Carlo

(AGI) - Napoli, 10 nov. - Una scelta di sobrieta', con un suono reso piu' scuro, cambi di scena fluidi, un coro invisibile nell'insolita posizione dentro la buca d'orchestra e costumi di Emanuel Ungaro costituiscono le promesse per una "Semiramide" di Gioacchino Rossini, regia di Luca Ronconi e Gabriele Ferro sul podio, che inaugura la stagione lirica del teatro di San Carlo a Napoli. Il Massimo napoletano riporta sul suo palco un'opera assente dal 1987, quando sul palco c'era Montserrat Caballe'; come sottolinea il sovrintendente Rosanna Purchia, quasi una anticipazione dell'anno rossiniano. Per la seconda volta, dopo "La Clemenza di Tito", il San Carlo affida la sua 'prima' a Ronconi, "presenza che auspichiamo diventi fissa nelle nostre stagioni", dice Purchia. Il cast e', come spiega Ferro, "molto buono, di belle voci e con tecnica straordinaria", Laura Aikin nel ruolo di protagonista (alternandosi con Maria Pia Piscitelli), Silvia Tro Santafe' in quello di Arsace (Carmen Topciu) e Simone Alberghini come Assur. Ma il dramma di potere e incesto ispirato alla "Tragedie de Semiramis" di Voltaire, testo che Ronconi ha esaminato come base per le sue scelte, assume una chiave "intima, con tempi scorrevoli - esplicita il direttore d'orchestra - nulla di romantico perche' Rossini non amava il romatico, e una esecuzione stringata". Da qui l'idea di cercare un tipo di suono scuro, raddoppiando il quartetto di archi dell'orchestra.

Fonte: AGI NEWS

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